Alla fine ce l'abbiamo fatta, nonostante
tutto! |
Si,
nonostante tutto ...
ha riportato alla realtà un telo bianco posto a pudico rispetto
di uno di noi, un motociclista uno che ora la moto non la userà
mai più. Non si capiva come, ma solo che era accaduto, e che non
si può più aggiungere altro, fare nulla, solo il silenzio
di un saluto, che non vorrei accadesse più, mai più ...
questo ineluttabile groppo che ancora oggi, lunedì sera, non va
giù, non scende ...
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il resto è cronaca, piacevole
racconto di una giornata che avrebbe dovuto essere solo gioia e spensierato
svago.
Racconterò d'ora in poi, solo di questo.
Ci siam trovati la, nel punto concordato, tutti
piacevolmente puntuali: alle 8,30 puntavamo dritti verso il confine svizzero,
colazionati e coi serbatoi pieni: |
Lele, non confrontabile: nella specie
ma fuori serie; leonessa sulla moto del leone;
Freccia, bello come un arcangelo, attrezzato come un corpo di assaltatori
professionisti, simpaticamente gioioso;
Ale Centocapelli, rigoroso macinatore di km, puntuale nella sua proverbiale
empatia; |
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Federico, il più giovane
ma, alla fine, solo alla fine, il più in dififcoltà; inguaribile
cucadores si era portato un secondo casco ... chissà mai che scovasse
una elvetica da rimorchiare;
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Sergio e Alice: chi gatto e chi volpe?
chissà?! lui coi suoi guanti improbabili, lei con la sua tenacia
di zavorrina capace di oltre 500 km di curve senza un lamento (era sedata?); |
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Giuseppe, l'esperto motorista multicarburante,
artigiano dalle mani d'oro;
Massimo, fazerista ... e già solo per questo merita una menzione
al valore;
Paolo, "il conte", classe 1945, una miniatura d'uomo, alla guida
del suo vascello: lui non tra i più alti, su quella antica GS del
1985, sembrava un comandante ritto sul ponte di comando, un maestro di guida
e di simpatia; |
Alvaro, Alvus, mi ha detto "ho
75 anni" ... ho fatto rapido 2 calcoli: me ne rimangono 30 per cercare
di imparare ad andare in moto come va lui; a quel punto lui avrà
superato i 100 e forse non riuscirà più tanto a darmi la
paga; tanto l'ho avvertito: corri, corri, corri pure, tanto quando ti
fermi ti raggiungo!
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Bello il percorso: lungo, impegnativo
ma capace di riportarti a casa sazio ed ebbro di curve.
I panorami erano poi sottolineati da una giornata limpida, in questa estate
mai matura, lesinatrice di giornate assolate.
Ne abbiam fatte di risate e quando il filone dell'ilarità
sembrava sospeso, ci ha pensato Giuseppe a combinarne una di quelle che
di solito rientrano solo nei paradossi da barzelletta: ha fatto il pieno
di gasolio alla sua Shiver!!! |
Bisogna capirlo: la pompa del distributore recava solo scritte in lingua
elvetica ... roba per esperti: super, diesel, 95 ron, 98 ron ... incomprensibili
geroglifici!
Per fortuna che tra uno sfottò e l'altro siam riusciti a rovesciare
su un fianco la moto e ad estrarre dal serbatoio buona parte del liquame
nato dalla miscela benzina-gasolio.
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Avreste dovuto vedere le sbuffate
di fumo e il gorgoglio del povero motore una volta rimesso in moto: pareva
un nuotatore che si è fatto una bevuta, travolto al mare da un'ondata.
Però, forse grazie al fatto che le Aprilia son dei rinomati trattori,
abbiam poturo proseguire il giro senza particolari altri contrattempi.
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Non c'è altro da aggiungere
per coloro che sanno di giri in moto: belle strade, tortuose e fatte di
saliscendi incessanti; ottima la compagnia; tutta tesa a dare qualcosa
a questa giornata, impegnati tutti a lasciare qualcosa di se a condimento
di una gita con una compagnia eterogenea, nata un po' così, quasi
per caso. Grazie a tutti,
Fabio |
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