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componenti:
- Alvaro BMW k750
- Piero Honda VFR800 VTech
- Alessandro Aprilia Tuono 1000 R |
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TRE, si
dice sia il numero perfetto; per i viaggi in moto, di lunga percorrenza,
non programmati. Forse è vero. Ho fatto tanti viaggi e ho sempre
riscontrato problemi con un numero di componenti diverso. In solitaria
ci sono i pro e i contro. PRO Massima libertà; Vai all’andatura
che vuoi, ti fermi quando e dove vuoi, spendi quello che vuoi. CONTRO;
Eventuali guasti o incidenti, la tristezza di cenare da soli, se non si
trova nessuno con cui scambiare due chiacchere. 2) sono pochi, può
venire l’ assuefazione, la noia. 4) non si raggiunge la maggioranza,
5) sono già troppi, il 5° con chi dorme? Oltre, si peggiora
sempre di più, a meno che non si accetti un “Capomandria”,
con il quale non si può discutere le scelte, cosa che noi aborriamo
drasticamente. Naturalmente questo vale per i viaggi non programmati,
senza prenotazioni; dove le soste per mangiare, per dormire, per visitare,
si improvvisano ora per ora, giorno per giorno. In questi casi serve la
massima flessibilità e adattabilità da parte dei partecipanti,
un’altra componente importante è la capacità di mantenere
(dove serve) un elevato ritmo di crociera e resistenza alla distanza,
8-12 ore di moto in un giorno non sono per tutti. Non ultimo i costi,
in tre si può prendere una camera sola, il risparmio è notevole,
se ognuno sta nei suoi spazi e si russa in modo decente la convivenza
è accettabile. I tre compagni, pur avendo una notevole differenza
di età : over 40 - over 50, e chi scrive over 70. Si sono trovati
sempre in sintonia sulle decisione da prendere durante il percorso, che
in una giornata sono parecchie. Il terzo, può fare da ago della
bilancia e la decisione è immediata. La cosa più interessante
è l’approccio con i nuovi strumenti tecnologici per viaggiare.
Be, io che sono il più “stagionato”, in passato mi
scrivevo la tabella di marcia con la sequenza dei paesi da attraversare,
quando arrivavo a un bivio e i cartelli non collimavano, mi fermavo estraevo
la mia carta per capire la direzione da prendere, si perdeva parecchio
tempo, specialmente sotto la pioggia. Ora, mi sono adeguato, ho anch’io
il navigatore, un Becker, che credevo di qualità, ma in pratica
non adatto alla moto. Con il sole non si vede, non sopporta le vibrazioni,
con l’umidità va in tilt, non ha le mappe aggiornate, in
autostrada mi dice di fare un’inversione a U. Infatti è diventato
il tormentone delle vacanze, alla notte i miei “soci” lo usavano
come luce di cortesia! |
Aspettavo
con un pizzico di cattiveria, che andassero in tilt i loro marchingegni,
io avrei sfoderato la mia cartina Michelin grande come un lenzuolo, ha
che soddisfazione! Ma purtroppo non l’ho avuta. Ale, il giovane
soprannominato" Wi Fi",cerca sempre di collegarsi a internet
a “scrocco” e ci riesce, perché ci sono molti punti
Wi Fi gratuiti, di più che in Italia; usa con una velocità
incredibile il Navigatore Tom Tom, in caso di dubbi, sfodera il suo tablet,
visualizza la posizione, picchia con le dita sullo schermo come un pianista,
chiede, ”cosa vuoi sapere? “ cerco di metterlo in crisi; ”cercami
un gabinetto nel raggio di 100mt. che mi scappa!”. |
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Siamo in
Polonia, strada stretta molto trafficata piena di Tir, siamo in difficoltà
per i sorpassi. Cerchiamo una deviazione, propongo la mia Michelin, anche
per farle prendere un po’ d’aria dell’Est, fulmineo
come Tex Willer sfodera la Colt, pardon, il tablet, individua una strada
quasi parallela, non osiamo contraddirlo, parte deciso, l’ho seguiamo.
Ci troviamo in mezzo a dei boschi in strade strettissime, cartelli di
attenzione: cervi? renne? , mucche e capre vaganti, limiti a 30km/h indicazioni
stradali non se ne vedono, quelle poche sono indecifrabili, piene di lettere
come: kjhwxzç, ci sono dei bivi non segnalati, ma Wi Fi, non ha
dubbi, gira sicuro, entriamo in stradine che portano nel nulla, lui smacchina
sul Tom Tom, senza fermarsi, speriamo bene! Meno male dopo una 50 di km
ritroviamo la statale, con poco traffico, devo riconoscere che in questi
casi il TomTom è una manna. Piero; anche lui ha un TomTom super
aggiornato da lui stesso, però ha un approccio “misto”,
quando le indicazioni sono improbabili, chiede un briefing, vuole un confronto
con la classica carta, |
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io gongolo
a sentire le loro tesi, e dico la mia “sentite! io andrei a destra,
ma anche a sinistra, ma forse anche diritto, possiamo sempre consultare
il mio Becker, che mi indica Quarto Oggiaro!” Strano, non mi tengono
in considerazione. Avevo proposto un’altra comodità, la trasmissione
via radio moto-moto, che sarebbe molto utile per scambiarsi le info senza
rallentamenti o fermarsi, ma purtroppo i risultati sono stati deludenti,
l’audio è buono fino a 100km/h. La distanza ottimale è
30-40 mt., uno si è guastato, forse anche per i forti acquazzoni
che abbiamo preso, il terzo non siamo riusciti a collegarlo, ci riproveremo. |
Il programma
di massima erano le Repubbliche Baltiche (per chi non sa quali siano,
e sono molti! le elenco: Lituania, Lettonia, Estonia), per vedere l’evoluzione
di questi Paesi dell’ex unione sovietica a 23 anni dalla caduta
del Muro di Berlino. Arrivati a Tallin in Estonia, avremmo fatto una puntata
a San Pietroburgo, ma abbiamo desistito, visto le pastoie burocratiche
e i costi che ancora esistono per visitare la Russia, ma che, hanno paura
ancora dei turisti Italiani? Al massimo avremmo comprato qualche Matriosca. |
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LE TAPPE: |
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SABATO 28LUGLIO
MILANO-LINZ (Austria) KM 730
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Partiamo
con il caldo (30°) passato il Brennero la temperatura scende velocemente
e inizia a piovere, infiliamo le cerate e proseguiamo con una buona andatura.
Alla Aprilia di Ale, si accende la spia “service”, controllo
olio:normale, ma Ale, per tranquillità telefona a Fabio, altro
ottimo compagno di viaggi, il quale ha una Tuono gemella e profondo conoscitore
della stessa, risposta: può essere l’umidità, vai
tranquillo, e si va. Arrivati a Linz, sotto un bel acquazzone, inizia
la ricerca dell’albergo, Ale digita, risposta: LOKOMOTIV, |
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guardiamo
le insegne, è proprio lui, a solo cento metri, ci fiondiamo dentro,
mentre tentiamo di trattare il prezzo con una certa difficoltà,
passa un gigante, il proprietario c’e lo presenta, è Giacomo,
il cuoco Italiano, con il suo aiuto ci accordiamo subito, e per la cena?
Ci indica un ristorante tipico? Giacomo ci squadra “ma che vai a
cercà, mo te faccio una spaghettata ai frutti di mare che ti faccio
rinascere”. |
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Tempo di
fare una doccia veloce e troviamo un piatto ovale gigante, che occupa
tutto il tavolo, al diavolo il piatto tipico! (ci eravamo accordati di
non andare nei ristoranti italiani!) Parla Giacomo, e mangia, e beve!
quanto beve! (sarà almeno 130 kg.) “ ma perché non
stai in Italia, che siete pagati bene?” perché in Italia
sarei uno dei tanti, lavorare in proprio è troppo complicato, |
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qui invece
sono più apprezzato, valorizzo il ristorante e poi l’ho cedo,
vado da un’altra parte e faccio lo stesso. Pensiamo, sarà
anche vero, ma è una vita da zingari, a lui va bene così,
ma va bene anche a noi, grande mangiata, 6 birrone 23,00 € a testa.
(6 birre, i miei amici si giustificano, sostenendo che hanno un serbatoio
più grosso del mio, 80/90kg. Contro i miei miseri 65kg. Dopo cena
ha smesso di piovere e abbiamo voglia di fare un giro in centro. |
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Prendiamo
il metrò pilotati dal poliedrico Piero, che si muove con sicurezza
(senza TomTom), non chiede informazioni a nessuno, sembra a casa sua!
avrà una doppia vita? Visita sul ponte del Danubio, foto ad un
castello in mezzo alle nebbie e ritorno in albergo la città è
praticamente deserta, sarà il tempo autunnale che non invita ad
uscire? |
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DOMENICA 29LUGLIO
LINZ - CRACOVIA (Polonia) KM 650
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Tutto il
giorno pioggia, cominciamo a rimpiangere il caldo afoso di Milano. Attraversiamo
il confine con la Republica Ceca, senza problemi - mettiamo le cerate,
e via, direzione Brno- Ostrava, |
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attraversiamo
il confine con la Polonia in località Kalvina- Rybnik. Cracovia
è una bella città, pernottiamo all’Hotel Fortuna.
Arriviamo in centro a piedi, Ale, con la |
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t-shirt
“balcani”fatta stampare appositamente fa una figurona! Nel
centro storico ci sono queste macchine per i turisti ELETTRICHE ! ma ci
sono anche le carrozze con i cavalli: |
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Tradizione
Modernità ed Ecologia. Monumenti sulle piazze,
bellissimi Palazzi. E’ incredibile come siamo già in sintonia;
un occhiata all’interno, un occhio al menù
e passiamo |
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oltre,
fino a quando troviamo quello che fa per noi prezzo/qualità, scelte
quasi sempre azzeccate. Ceniamo in un ristorante del centro, molto caratteristico,
sembra un museo, si percepisce che |
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l’arredatore
è un antiquario! menù in un incompresibile
Polacco, ma semplicissimo per il Piero,
dopo cena, il piatto di Ale, - non servono commenti! Trota, dessert,
birra. 15,00 € a testa.
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LUNEDI 30 LUGLIO
CRACOVIA - ALYTUS (Lituania) KM 672
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Attraversiamo
tutta la Polonia, percorriamo una superstrada in ampliamento, perciò
piena di cantieri e interruzioni, molto traffico, 3 incidenti coinvolte
solo vetture, siamo meravigliati dal comportamento dei guidatori polacchi,
quando ci vedono sopraggiungere, si spostano repentinamente sulla destra
per agevolarci |
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il sorpasso,
ringraziamo continuamente. Alla Tuono di Ale si guasta il contachilometri
digitale, il mio gps non si ricarica, ”meno male tanto non serve”dicono
perfidamente i miei amici. Alytus è un paese anonimo, perciò
a nanna presto. Pernottiamo in un Hotel, anonimo anche questo 80,00 €
per 2 camere grandi |
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Cena :
Salmone con riso e legumi, ottimo, 2 lt. di birra, dessert, € 34,00
diviso 3 = 11,30 a testa !!! |
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MARTEDI 31
LUGLIO
ALYTUS – VILNIUS (Lituania) KM 670 |
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Tempo variabile.
Attraversiamo grandi boschi, anche qui i pini adiacenti alle strade con
intenso traffico soffrono perdono i rami e il colore da verde diventa
rosso. Lunghi rettilinei, adeguiamo la nostra velocità al passo
delle macchine del traffico locale, anche qui ci sono i controlli radar,
non sappiamo se funzionanti, |
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perciò
in prossimità del radar riduciamo la velocità,
trattenendoci di fare il gesto dell’ombrello! In quasi tutti i paesi
o nelle vicinanze ci sono dei musei di vario genere, ci
tengono alle tradizioni. Visitiamo il centro storico di Vilnius, bella
la Cattedrale, parecchi turisti. Visti i climi freddi. Anche gli alberi
hanno i maglioni di lana multicolore! |
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Visitiamo
anche Trakai il Castello Medioevale collegato da ponti, all’interno
c’è il museo della storia. Nel parco di Vilnius notiamo delle
ragazzine in difficoltà con la bicicletta, era scesa la catena.
Io sono il ciclista della compagnia, col mio sistema, di solito riesco
a farla risalire subito, ma qui c’è una complicazione, perché
ha il freno contropedale e il carter
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copricatena che ostacola l’operazione,
allora ci mettiamo a smontare il carter, le ragazze cominciano a preoccuparsi,
però alla fine tutto si risolve, ci ringraziano con uno smagliante
sorriso. Pernottiamo a Holiday Inn 4 stelle, ma il costo è di soli
108 €. Cena in ristorante tipico, solito salmone, ma cucinato in
vari modi è sempre buono.
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MERCOLEDI 1
AGOSTO
VILNIUS – TARTU (Estonia) KM 560
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tempo variabile,
piove anche con il sole. L’Estonia ci appare più bella e
forse più ricca. Il traffico è scarso, teniamo una buona
media, incontriamo solo tre motociclisti. Arriviamo presto a Tartu città
universitaria. La sede dell’Università è un palazzo
talmente bello che deve essere un piacere studiarvi dentro. Passeggiamo
per il centro storico, alla ricerca del ristorante che ci garba, |
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Incredibile!
In una via, notiamo una targa con scritto Mafia parking ONLY. E poco più
in la, un altro, raffigurante il viso di Al Capone.
Troviamo molto squallido utilizzare delle immagini negative per attirare
la gente. A chi sarà venuto in mente questa pensata, spero non
Italiani, ma alcuni per i soldi perdono anche l’orgoglio di identità
nazionale, non tutti però. |
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All’
uscita del ristorante, veniamo avvicinati da un gruppo di giovani ragazze,
una delle quali in abito nuziale, ci fanno capire che è una loro
usanza donare qualche piccolo oggetto in cambio di un’offerta di
denaro per il viaggio di nozze, il valore è di 2-3 € Glieli
diamo volentieri,
data anche la simpatia. Dopo, qualche
dubbio ci è venuto, ricordando un’esperienza a Bratislava,
invece è vero, il giorno dopo a Tallin, c’erano altri gruppi
di ragazze con la stessa tradizione.
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GIOVEDI 2 AGOSTO
TARTU – TALLIN (Estonia) KM 185
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Soleggiato,
con il solito acquazzone giornaliero. Adesso le tappe saranno più
corte, arriveremo presto per visitare le città.Il paesaggio cambia
in meglio, la superstrada verso Tallin è molto bella, fondo perfetto,
ordinata, pulita, molti autovelox, ben segnalati, enormi campi di grano.
Arriviamo a Tallin il punto più a Nord del nostro viaggio, finalmente
vediamo il Mar Baltico, al porto ci sono 2 enormi navi da crociera, |
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sbarcano
Cinesi, Giapponesi, Russi, li troveremo al centro storico. Seguono la
guida che parla in un piccolo trasmettitore e ognuno ascolta con gli auricolari.
Nelle vicinanze del porto c’è una enorme scalinata, in cima
una specie di pulpito, dove i capi facevano i discorsi. E’ un ricordo
del Regime Comunista lasciato degradare appositamente a testimonianza
delle brutture architettoniche. |
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Andiamo
a visitare il centro storico, ci piazziamo in un punto strategico per
vedere lo “struscio” e per fotografare le bellezze e curiosità
locali, che non mancano. Davanti ai vari ristoranti notiamo dei personaggi
che abbiamo soprannominato le “buttadentro”, perché
abbordano i turisti con il menù in mano e cercano di convincerli
ad entrare nei loro locali, non tutti hanno un aspetto rassicurante. |
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Noi siamo
stati fortunati, ci ha abbordato una bella ragazza bruna con un’ampia
gonna con il tricolore italiano,” La tipica bellezza napoletana!
Infatti chiediamo: “sei napoletana?” –“No! sono
estone”. Grande delusione! usano il nostro tricolore, le insegne
dei ristoranti sono italiane ma dubitiamo che ci siano cuochi del nostro
Paese. Tipiche sono le case con il “montacarichi” |
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manuale
con un contrappeso per facilitare la risalita delle merci nel sottotetto.
Contrariamente dal solito ceniamo in un ristorante con insegna tipicamente
italiana con listino in lingua madre, ci lasciamo traviare, pane caldo
appena sfornato, antipasto pesce e carne. Tutto buono e cucinato a regola
d'arte ma come ci confessa il propietario di Italiano c'è solo
l'insegna. |
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VENERDI 3 AGOSTO
TALLIN – IKLA (Estonia) KM 375
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tempo
variabile, immancabile scroscio improvviso. Oggi la tappa è più
corta, l’intenzione è di costeggiare la litoranea,così
almeno sembra dalle carte e se ci sono le condizione di “pucciare”
il sedere nel Baltico. Ma come si fa tornare a casa senza avere visto
una spiaggia sul Baltico? E allora via ,ci incamminiamo nel bosco, troviamo
una scuola! Deserta naturalmente, finalmente arriviamo alla spiaggia; |
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delusione!
Il mare è scuro, melmoso, la battigia sarà lunga 300mt.
l’acqua non è molto calda, ma c’è gente che
fa il bagno. Riprendiamo la nostra strada, vogliamo dividere i nostri
spaghetti al pesto con qualcuno del luogo, perciò niente alberghi,
ci fermiamo in 2 campeggi enormi con bungalow, ma non c’è
posto (c’è un raduno di gente strana). Una curiosità,
i bungalow sono sistemati a 30-40 mt.uno dall’altro, |
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evidentemente
qui non ci sono problemi di spazio, contrariamente ai nostri che sono
a schiera appiccicati uno all’altro. Riprende a piovere,ormai sono
le 17, al primo villaggio troviamo una casetta, ci apre un tipo Hippy,
con l’aspetto poco raccomandabile, scopriremo che sarà il
nostro cuoco, con….cucina all’aperto. Taglia due rami da una
pianta vicino, li mette in un tunnel, che chiude con un pezzo di lamiera,
nella parte opposta del tunnel, ci sono 3-4 cassette di legno con le griglie
in ferro dove ha appoggiato dei pezzi
di carne mista, dopo ci dirà che è un Bambi, ma pensiamo,
speriamo che sia cervo o renna ,tranci di pollo, costine di maiale, fagiano
e non si capisce cos’altro.
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Ci facciamo
coraggio e gli diamo i nostri spaghetti da cuocere, li guarda con un ghigno,
con i segni ci dice che si mangia alle 20. Arriva puntuale in tavola con
un assortimento di carne che ha cotto con il fumo non con la fiamma,si
vede che è una loro specialità. Da buoni buongustai italiani
pensiamo che ci vorrebbe un buon vino rosso robusto e perché no
un buon Lambrusco? Incredibile dietro al banco bar
intravedo proprio 2 bottiglie di LAMBRUSCO! Prese al volo. |
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Come saranno
finite li in un paesino sperduto dell’Estonia!? Ma! Non lo sapremo
mai. A fine pasto ci porta i nostri spaghetti al “pesto Esselunga”,
ci fa un gesto eloquente, lui li userebbe per incollare i parati! simpatico
il nostro cuoco con la faccia “dedrughee”. Non ci facciamo
mancare la torta del paese, l’immancabile Wodka,e..bastaaa! Il conto?
Uno sproposito €.5,70 a testa !Il nostro Ale, che per solidarietà
mangiava anche lui il salmone, (senza molta convinzione) ma si alzava
sempre con fame, questa sera per fortuna si è saziato, vorrei vedere
erano porzioni che normalmente nei nostri ristoranti, fanno 10 portate. |
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SABATO 4 AGOSTO
IKLA – RIGA (Lettonia) KM 110
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tempo nuvoloso,
partiamo con cerata. Dopo 3 tentativi a vuoto (è vero siamo un
pò esigenti). L’Hotel che cerchiamo deve avere queste caratteristiche:
essere nel
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centro
storico, con garage, camera grande con bagno e siamo disposti a spendere
anche 100,00 € (Diviso 3 però) Con prima colazione però,
notare; ci siamo quasi sempre riusciti). HotelAlbert Riga è una
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bella città,
Interessante è il Museo della Guerra, racconta la storia dell’
occupazione, prima dai Tedeschi poi dai Russi fino al 1991 Notiamo che
i prezzi sono più elevati dell’Estonia (3 birre |
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con patatina
fritte 20 €). Vorremmo visitare anche il museo dei motori che è
il più grande dei Balcani, è a 9 km da Riga, ma inizia a
piovere, perciò a malincuore rinunciamo. |
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Vagabondiamo
per il centro storico, molto animato; cena a base di salmone (è
una garanzia) 3 birre €. 18 Il dessert lo prendiamo da un prestinaio/pasticceria
molto caratteristico. |
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DOMENICA 5
AGOSTO
RIGA –KAUNAS (Lituania) KM. 587
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tempo nuvoloso,
partiamo con cerata. intrigava percorrere l’Istmo da Klaipèda
a Neringa fino al confine dell'enclave russa di Kaliningrad, ma, sorpresa,
bisogna prendere il traghetto, c’è da perdere troppo tempo,
allora rinunciamo. Proseguiamo in direzione di Kaunas, Riprendiamo la
marcia, mentre attraversiamo il paese di Sabile siamo attratti da una
moltitudine di gente |
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su di
un prato pensiamo a una festa popolare. Ci fermiamo, ci avviciniamo, e
sorpresa !sono pupazzi in altezza reale che rappresentano tutte le attività
del Paese…… praticamente è un museo all’aperto.
Bravissimi!, lasciamo volentieri un’offerta anche se non richiesta.
Arriviamo a Palanga, cittadina balneare, ma il mare non si vede, però
è organizzata bene, ampi parchi, piste ciclabili, panchine, (ne
approfittiamo |
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per farci
un panino).Hotel non lussuosi ma decorosi, ordine e pulizia, ma per arrivare
al mare, bisogna superare una duna, non ce la sentiamo di andare in spiaggia
vestiti da moto e con il casco in mano e poi quale spiaggia? Quella mista
o quella per sole donne ? (vedi cartello) Piero ha tentato di interpretare
la scritta ma ha dovuto |
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a malincuore
rinunciare! (Potrebbe essere un Casinò?). Perciò riprendiamo
la strada sperando in una nuova opportunità, che però non
c’è. Arriviamo a Kaunas, la vecchia capitale della Lituania,
una modesta cittadina. Le info di Ale ci dovrebbero portare all’
Hotel Metropolis. Ma questa volta il Tom Tom ci fa i dispetti, per ben
2 volte ci porta in un vicolo cieco dove ci sono delle auto parcheggiate.
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Mentre
i miei soci si consultano, io gironzolo un po, e il mio fiuto mi porta
all’ Hotel Metropolis, con l’ingresso nella zona pedonale!
che è sempre lo stesso palazzo, il Tom Tom ci portava invece nel
parcheggio, sul retro, perciò in parte aveva ragione anche lui,
avendo escluso le zone pedonali dal programma. L’Hotel è
stato costruito negli anni 20, fotografiamo la cassaforte all’ingresso
che è datata 1925. |
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Tutto
ricorda lo stile Comunista, infatti mi vietano anche di fare le foto!,
ma io scatto lo stesso di nascosto. Ci sono ampie scalinate, corridoi,
i materiali sono di pregio ma la manutenzione è scarsa, forse è
ancora in gestione a qualche burocrate. Cena da Charly in centro, immancabile
salmone con riso e legumi, 4 litri di birra, €.13 a testa. Cerchiamo
sempre le posizioni strategiche per vedere come vivono e si divertono
i giovani. |
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Anche
qui le ragazze si muovono a coppie, vestono in modo dignitoso, non abiti
firmati, ma indossati bene, (aiutate in questo dalle loro forme, alte
e slanciate. Il loro comportamento è un po’ strano, si capisce
che se passeggiano o si siedono al tavolo dei locali sono alla ricerca
di amicizia, ma anche quando passano o si siedono altri coetanei, non
dialogano tra di loro. C’è una completa indifferenza. |
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LUNEDI 6 AGOSTO
KAUNAS–DANZICA (Polonia) KM 534
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tempo bello.
Imbocchiamo una “specie” di autostrada a 2 corsie, fondo buono
,si può viaggiare a una buona andatura, ma, sorpresa! Appare un
carro di fieno al traino di un trattore, non va più di 30 all’ora.
Pericolosissimo! ma le macchine che ci precedono non fanno neanche una
piega, si vede che è permesso. Dopo un po’ vediamo una classe
di studenti che camminano sulla corsia d’emergenza! Normale anche
questo? Bo! |
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Per evitare
altre sorprese facciamo il briefing! Tutti d’accordo, cerchiamo
un percorso alternativo, perfetto! Ci troviamo in mezzo a boschi interminabili.
A un distributore incontriamo un viaggiatore solitario, con una BMW RT
1200, stracarica di bagagli, è spagnolo, si chiama David, proviene
da Capo Nord, si ricorda di me, nelle vicinanze di un lago, facciamo la
sosta panino. C’è una roulotte, con 2 ragazzine e un frigor,
poco lontano notiamo anche che ci sono i wc chimici e |
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pure un
lavello autonomo (è rifornito dalla autobotte). Stiamo commentando
in modo positivo questi servizi, che anche in Italia si trovano, ma solo
nei cantieri edili, in quel mentre arriva il camion della manutenzione
wc, noi pensiamo che li sostituiscano, invece, svuotano e ricaricano.
La battuta è inevitabile! “ma secondo te che lavoro è
questo? – la risposta è ovvia : “è un lavoro
di me...”.- ha..ha.. risate a non finire. durante
un rifornimento ci accorgiamo che la catena del vfr800 è da registrare,
il forcellone è |
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monobraccio,
non si vedono i registri. Ale estrae la sua arma segreta e telefona a
Riccardo un meccanico multimarche Doc in Italia, che le da tutte le istruzioni,
meno male che Piero ha con se la chiave speciale, così è
un gioco da ragazzi registrarla, ne approfitta anche Ale per dare una
“tiratina” alla catena della Tuono. Si evidenziano i limiti
delle trasmissioni a catena, specialmente quando piove tutti i giorni
e si percorrono tanti km a velocità sostenuta. |
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Dopo qualche
centinaio di kmdi boschi rientriamo in autostrada, il cielo è cupo
ma in lontananza si intravede uno spiraglio di sole, comincia la pioggia,
poi arriva il vento, è una bufera, aumenta l’intensità,
e per finire arriva anche la grandine, alcune macchine si fermano, ma
noi imperterriti procediamo, scaliamo una marcia, due marce, solleviamo
acqua come motoscafi, ma per un tacito accordo non ci fermiamo, |
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anche
perché non ci sono aree di servizio frequenti come da noi, infatti
la nostra tenacia viene premiata, in apnea ”buchiamo” il temporale,
lo spiraglio diventa sempre più ampio, arriviamo a Danzica con
il sole! Danzica è una bella città portuale e incredibilmente
piena di turisti complice una settimana festiva di fiera e bancarelle,
ci concediamo un Hotel (Hotel Hanza) in pieno centro storico con vista
sul porto canale, all'esorbitante somma di 135,00€ mega colazione
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(come al
solito) compresa! Nel centro storico notiamo una strana moto con una grande
scritta sul piccolo serbatoio, il proprietario,un simpatico ragazzo vuole
spacciare per una 500 questo mostriciattolo da 50cc è lusingato
dal nostro interesse, parte dando il massimo gas, ma il risultato è
scarso, è proprio un “catorcio cinese” con un impianto
elettrico a dir poco approssimativo. E questa discreta pubblicità
dello |
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studio
di un dentista? Fa venire voglia di estrarre un dente anche sano! Quando
gironzoliamo nei centri città , siamo come dei segugi alla ricerca
delle curiosità i nostri occhi roteano a 360°, quasi sempre
non sempre non veniamo delusi. Guardate queste targhe d’auto, sarà
il caso oppure sono personalizzate? Giro turistico per bancarelle e cena
sul canale e immancabile struscio. |
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MARTEDI 7 AGOSTO
DANZICA – JELENIA GORA (Polonia) KM.570 |
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Provinciale
molto trafficata e noiosa, difficoltà nei sorpassi, si cerca percorso
alternativo, tanto c’è il Santo Tom Tom a cui il nostro Ale
si affida ciecamente e noi lo seguiamo, bè, ogni tanto qualche
dubbio ci viene, perché attraversando alcuni paesi, gli abitanti,
al nostro passaggio saltano ai bordi della strada, sarà qualche
anno che non vedono moto da queste parti, troviamo dei bivi senza cartelli,
ma tante mucche e capre, il “nostro” procede sicuro, come
fosse a Porta Venezia a Milano, dove lavora. |
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Ritorniamo
su una strada un po’ più civile, ci fermiamo per il rifornimento
e ci accorgiamo che la gomma posteriore della Honda di Piero è
sulle tele, procediamo con cautela, al primo gommista ci fermiamo. Ci
riceve un piccoletto con una tuta 3 taglie più grandi, parla solo
Polacco,non ha gomme da moto, ma estrae un cellulare degli anni 90, starà
chiamando il suo fornitore, infatti ci fa cenno di stare tranquilli. Ci
aspettiamo di vedere arrivare il furgone Michelin con la gomma nuova,
invece entra nel cortile sterrato una Skoda scassata, si ferma con una
derapata, (perché si blocca una ruota |
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anteriore)
sollevando un gran polverone (sono arrivati i nostri!) scendono 2 ceffi
con un gran sorriso di denti cariati, scaricano 2 gomme usate, “simili”
alla nostra, le misure non collimano, a gesti cercano di convincerci che
vanno bene, nel frattempo fraternizzo con un simpatico bambino e una signora,
credo sia la moglie del gommista, il quale continua imperterrito a parlare
con tutti, ma non lo capisce nessuno, con il cellulare chiama ancora qualcuno,
la situazione è divertente(non per Piero). Arriva |
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una Dacia,
scendono 2 matrone e una ragazza che “dovrebbe” essere l’interprete
(ha studiato l’inglese via internet) in conclusione, 70 euro. Accettiamo
anche perché il piccoletto continua a telefonare, non vorremmo
che chiamasse tutto il Paese! La montano in un battibaleno, con attrezzature
approssimative. Aprezzabile la voglia di essere utili. Ci abbracciamo
per le foto. Regaliamo alcuni gadget. La gomma “nuova” ridà
fiducia al Piero che si trovava sulle “tele e sulle uova”
riprendiamo un ritmo di guida decisamente più allegro in direzione
confine Repubblica Ceca. |
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Ci è
rimasta ancora una scatola di spaghetti,salsa di pomodoro casalinga e
tonno, l’intenzione era di fare una cena in compagnia dei locali
anche per conoscere meglio usi e costumi,ma case in affitto non ne
abbiamo trovate,e nemmeno i cartelli. Attraversiamo Jelenia Gora che è
un paesotto con palazzoni orrendi e tante industrie, perciò decidiamo
di tornare in collina dove avevamo visto un cartello di Agriturismo"Agroturystykan
Zlotucha”. E’ un vecchio cascinale riadattato alla meglio,
i proprietari sono una giovane coppia di contadini abbastanza inesperti
per gestire questo genere di attività. |
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Non si
riesce a dialogare, l’acqua del bagno è fredda, la cucina
è “approssimativa”, le lenzuola sono in acrilico
color salmone. Dopo un attimo di perplessità, complice la fame,
Ale e Piero, si “buttano” in cucina, si vantano di essere
degli Chef a 5 stelle. Li osservo incredulo, chissà cosa si mangerà
questa sera! 40 minuti per bollire l’acqua, poi dentro ½
kilo di spaghetti, 2 scatole di tonno, sugo di pomodoro, |
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grattata
di Grana Parmigiano che il buon Piero porta sempre con se (lo porterà
anche quando va ai congressi?) .OOOOOKEI la cottura è giusta! La
troviamo squisita, in 10 minuti si spazzola tutto, ritroviamo il buonumore
di sempre. “Spaghetti m’avete provocato e mo’ ve distruggo”.
Notte agitata (saranno stati gli spaghetti degli Chef ?)
gli amici russano beati, metto i tappi alle orecchie, alle 4 mi svegliano
i galli, poi i cani, poi il |
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sole entra
direttamente sugli occhi, mi metto il sottocasco,(non ci sono ne persiane
ne tende). I miei amici neanche una piega. Ma che bella la campagna! Al
mattino colazione “rustica” uova strapazzate, pane raffermo,
marmellata della nonna, panetto da 1 kg burro,casereccio però.
La nota positiva è il prezzo! €. 13,00 a testa compreso la
colazione ! Abbiamo recuperato l'esborso di ieri sera a Danzica..... e
comunque.... DALLE 4 STELLE ALLE 4 STALLE! |
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MERCOLEDI’
8 AGOSTO
JELENIA GORA – PRAGA (Rep. Ceca) Km
190
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Tempo bello.
Il confine tra Polonia e Rep. Ceca, è situato su una collina di
circa 1.000metri slm. è una località turistica, ci sono
impianti sportivi: cavallo, bici, sci nordico, passeggiate. Finalmente
dopo tante strade dritte un pò di curve, |
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ci sbizzariamo
ad usare quelle parti di gomma da tanti giorni non utilizzata. Si nota
la differenza tra le due Nazioni, è come passare dall’Italia
alla Svizzera. Piero tramite “aderenze” in Praga, ci fa trovare
l’Hotel già prenotato, |
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è
l’Hotel Ibis 4 stelle, stavolta Ale e i suoi aggeggi sono a riposo.
Abbiamo il pomeriggio libero, gironzoliamo per il centro storico. Praga
è sempre molto bella, parecchi turisti, tanti cinesi. Compriamo
alcuni souvenirs, |
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da Stanislao,
un simpatico commesso innamorato dell’Italia, (ha fatto le vacanze
in Puglia) degli Italiani e della musica anni 70 ,che ci spara a tutto
volume nel suo negozio, |
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ci fa pure
lo sconto del 20% anche se non richiesto. Come ristorante ci indica il
Nostalgye, finalmente mangiamo il classico prosciutto e il Gulasch Praghese,
ottimo, €. 17 a testa. lo consigliamo a chi volesse |
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visitare
Praga. Dopo cena passeggiata notturna e visita alla torre dell’orologio,
uno sale a piedi, altri in ascensore!! Praga vista dalla Torre. |
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GIOVEDI’
9 AGOSTO
PRAGA – MILANO Km 930
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Pioggia
dopo il Brennero. Eravamo indecisi se fare tappa a Salisburgo o a Innsbruck,
ma poi è prevalso la nostalgia di casa. E allora via a tutto gas,
per arrivare entro sera a casa e fare una sorpresa alle nostre pazienti
compagne (previa telefonata per non avere noi la sorpresa!). Però
non siamo appassionati di autostrade, |
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perciò
usciti da Praga, puntiamo verso Karlstejn-Pisek- Arber (frontiera Germania)
Landshut e riprendiamo l’autostrada a Kufstein e prima del Brennero
ci prendiamo l’ultimo acquazzone quotidiano che accettiamo senza
battere ciglio. Appena entriamo in Italia ai miei due amici sembra che
gli abbiano sbloccato l’acceleratore, infatti cominciano a |
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tirare
a 150/160 ,si sente l’aria di casa! in un baleno siamo all’
autogrill di Cavenago Brianza . Siamo partiti alle 8,30 dal centro di
Praga e alle 19,30 , siamo a casa con 940 km sul groppo. Ci facciamo l’ultima
birra di questo viaggetto, baci e abbracci. Contenti dell’esperienza,
della rinsaldata amicizia . |
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CONSIDERAZIONI
FINALI
LE FRONTIERE NON ESISTONO PIU’ Praticamente non abbiamo mai esibito
la carta d’identità. In alcuni casi è rimasto solo
il cartello che indica il cambio di Nazione con i relativi limiti di velocità.
L’idea che abbiamo noi Italiani di queste nazioni non è aggiornata
, è vero che lo stipendio medio si aggira attorno ai 1000euro,
ma è anche vero che tutto costa molto meno, l’abbiamo verificato
da turisti. Tutti i contatti personali che abbiamo avuto, sono stati molto
positivi, siamo sempre stati accettati con simpatia.
Le strade sono tenute meglio che da noi, anche la qualità dell’asfalto
è migliore, pochi rappezzi. Abbiamo notato che le strade a doppia
corsia oltre alla striscia bianca in centro che delimita le corsie, hanno
una riga continua laterale di circa un metro e mezzo, che viene utilizzata
per favorire i sorpassi, gli automobilisti, quando ci vedevano arrivare,
sterzavano fin troppo bruscamente verso destra, la stessa corsia veniva
utilizzata anche dai pochi ciclisti. Anzi in Estonia stanno promuovendo
il ciclismo turistico con appositi cartelli e qualche sparuto gruppetto
l’abbiamo notato. Certo le strade per arrivare fin qua non sono
molto attraenti motociclisticamente, è quasi tutta pianura, abbiamo
trovato dei cartelli che indicavano “curve pericolose”, noi
tutti felici, meno male, così consumiamo un po’ le gomme
sui fianchi, illusione erano curve da 300km/h.! Il parco macchine è
prevalentemente Tedesco con prevalenza di Audi, Mercedes, Bmw, e poi Skoda,
Dacia Qualche fiat 500 specialmente in Polonia dove c’è la
Fabbrica. Ordine e pulizia ovunque, anche nei paesi interni. Il prezzo
richiesto delle prestazioni è sempre stato adeguato al bene offerto,
non c’è mai stato un tentativo di fregatura. Le moto sono
quasi sempre state parcheggiate in strada, anche di notte, senza alcun
problema. Nelle città turistiche nei centri storici , ci sono cantanti
e suonatori molto apprezzati. Pochissimi mendicanti, solo fuori dalle
basiliche. In tutti centri storici turistici, abbiamo trovato locali che
si riferivano all’Italia, anche se non erano gestiti da nostri connazionali.
Sfruttano meglio di noi il nome ITALIA!
COMPORTAMENTO DELLE MOTO: |
BMW K750
del 1990 con 85000 km alla partenza gomme nuove, con un tagliando accurato
e completo dall’amico Mauro, è sempre andata perfettamente,
ho dato un paio di occhiate all’oblò dell’olio, ma
così, per scrupolo, ero certo che non aveva bisogno di rabbocchi,
infatti! Tutto a posto. Con il brutto ma ergonomico protettivo parabrezza
, è l’ideale per queste tirate autostradali, e poi il consumo…
si attesta sui 18/20 km.litro ! Mi ci sono affezionato, la terrò
fino allo sfinimento. |
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HONDA VFR
VTECH 2003 con 41000 Km nulla da segnalare se non quello già detto
su tensionamento catena (comunque era già in previsione la sostituzione)
e la gomma posteriore sostituita per usura. Consumo di olio inesistente,
comfort di guida strepitoso, mai un dolore al fondoschiena o alle braccia/spalle,
veramente una granturismo sportiva molto adatta a questo genere di viaggi.
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APRILIA
TUONO 1000 R del 2009 con 23000 Km - Ale l’ha attrezzata con un
trolley sul sedile posteriore, che noi abbiamo sopranominato “la
bara” infatti è lunga 80 cm è nera, ma lui si trova
bene così, parabrezza inesistente, manubrio largo ( è una
supermotard). Ha avuto problemi con il computer di bordo. |
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Consumi : litri
350,97
Spese benzina : €.526,15
Km. 6340 / 522,15 euro = 18,01 km/litro
Autostrade, vignette, : 9,20 € (solo Austria) e alcuni pedaggi da
pochi Euro in Polonia |
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Costo totale
del viaggio €. 1200,00 non male per 12gg. di vacanze, ALLA PROSSIMA
,CIAOOO
Alvaro, Piero, Alessandro. Settembre 2012 |